Morte in culla

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"Morte in culla", 600 casi all'anno in Lombardia. La prima causa e' il fumo

E' il fumo delle sigarette la causa principale dei circa 600 casi all'anno in Lombardia della cosiddetta "morte in culla" e della morte inaspettata del feto, problemi che presentano aspetti sanitari e scientifici non ancora risolti. Ne hanno parlato l'assessore alla Sanita', Alessandro Ce', Luigi Matturri, direttore dell'Istituto di anatomia patologica dell'Universita' di Milano, presentando un convegno su questo specifico tema. Si stima che si verifichi un caso ogni 130/150 gravidanze. Di conseguenza ogni anno in Lombardia ci sono quasi 600 casi (media su 80mila nati e 10mila/12mila aborti spontanei) e circa 80 a Milano. "La Lombardia", ha detto l'assessore Ce', "e' una Regione all'avanguardia in questo campo; siamo orgogliosi di aver anticipato con nostre direttive, approvate nel 2000, la legge nazionale n. 31 del febbraio 2006. Essa ha recepito cio' che noi stiamo per realizzare. Stiamo infatti predisponendo, dal novembre dello scorso anno, in base a un progetto Sids (morte inaspettata dell'infante), una rete di servizi ospedalieri in grado di affrontare in modo adeguato la situazione ogni qualvolta si dovesse verificare un evento di questo genere".

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Sito internet a cura di G.Nana & A.Orseniga. Per contatti: inviaci una mail.
Ultimo aggiornamento:   12/02/2010