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Nel marzo 1886 la municipalità di Sondrio prende in esame l'elettrificazione dell'impianto d'illuminazione stradale, ma solo nel marzo del 1891 un "Gruppo di cittadini sondriesi" costituisce la società "Elettricità in Sondrio" e assegna all'ing. Giacomo Merizzi l'incarico di redigere il progetto della centralina di Arquino, che entrerà in servizio nel 1893. Inizia così la graduale diffusione in Sondrio dell'illuminazione elettrica pubblica e privata. Nel 1907 il comune di Sondrio rileverà gli impianti della "Elettricità in Sondrio". Torre S. Maria, nel 1904, è il primo centro della Valmalenco ad essere illuminato elettricamente da una centralina costruita sul torrente Torreggio. Gli abitati di Chiesa in Valmalenco e Lanzada verranno successivamente allacciati alla centralina costruita in località Curlo, sul torrente Mallero, dalla ditta Albonico. Caspoggio verrà alimentato dalla centralina costruita dalla ditta Negrini sulla Roggia in località Albertazzi. L'abitato di Spriana e le vicine frazioni saranno alimentate da una centralina costruita in località Prato sul torrente Mallero. Nel 1913 il comune di Sondrio si
collega con la centrale Mallero (costruita a Ponchiera dalla "Società
Idroelettrica Italiana" con l'utilizzo delle acque del torrente Lanterna captate
a Lanzada) con una linea trifase a 2200 volt per il prelievo di 200 kW; è anche
la prima volta che viene utilizzata localmente energia elettrica prodotta in
centrali realizzate per esigenze extra provinciali. Negli anni seguenti alla 2^ guerra mondiale la società "Vizzola", subentrata alla "Lombarda", costruisce nuove linee elettriche a 8000 volt da Chiesa ai laghi Palù e Pirola e da Lanzada a Campo Moro, Musella e Scerscen, fino a raggiungere il rifugio Marinelli a 2813 metri. Il 6 dicembre 1962 il Parlamento approva la Legge n. 1643 che decreta la nazionalizzazione dell'industria elettrica e trasferisce all'Enel - Ente Nazionale per l'Energia Elettrica - gli impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica esistenti sul territorio nazionale, ad eccezione di quelli di proprietà di aziende municipalizzate o auto produttrici. Oggi l'86,5% dell'energia prodotta in provincia di Sondrio viene convogliata fuori provincia con elettrodotti ad alta tensione.
L’asta idroelettrica della Valmalenco è attualmente composta da: - due serbatoi artificiali (Alpe Gera e Campo Moro); - tre centrali (Campo Moro, a monte, quota 2000 metri – Lanzada, quota 1000 metri - Sondrio, a valle, quota 300 metri). La diga di Alpe Gera, situata nel comune di Lanzada - Valmalenco, provincia di Sondrio, nelle alpi Retiche - è stata realizzata tra il 1961 e il 1964. Ha permesso la formazione del bacino artificiale omonimo a quota 2128 metri con un invaso massimo di 68 milioni di metri cubi, pari alla capienza di 63.000 piscine olimpioniche. Lo sbarramento, costituito da una diga massiccia a gravità in calcestruzzo, è lungo 530 metri e alto 174 metri, come un grattacielo di 58 piani, con un volume totale pari a 1.700.000 metri cubi, sufficienti a contenere il Duomo di Milano.
La centrale di Campo Moro è stata costruita nel 1965 interamente in una caverna artificiale collegata all'esterno grazie a una galleria lunga 570 metri. Ha una potenza di 35.000 KW, pari a quella di 66 Ferrari di Formula 1; produce circa 33 milioni di kwh all'anno, pari al fabbisogno medio annuo di circa 14.000 famiglie. Al termine dell'utilizzo nell'unico gruppo di produzione di energia elettrica le acque vengono rilasciate nel serbatoio di Campo Moro alla quota media di 1950 metri.
Le acque utilizzate dalla centrale di Lanzada giungono infine alla centrale di Sondrio attraverso una galleria lunga circa 10 km. e una condotta forzata lunga 1375 metri.
Per quanto riguarda i cosiddetti “piccoli impianti” nel 1995 la società “Foraschetto” ha realizzato una centralina in località Chiareggio sui torrenti Forasco e Foraschetto; nel 1997 la società “Idroelettrica dell’Adda” ha realizzato una centralina in località Tornadri sul torrente Lanterna; nel 2001 la società “Energia e Ambiente” ha realizzato una centralina in località Senevedo sul torrente Mallero; nel 2002 la società “Nuova Serpentino” ha realizzato una centralina in località Basci sul torrente Giumellini, la società “Tecnowatt” ha realizzato una centralina in località San Giuseppe sul torrente Entovasco e una centralina in località Franscia sul torrente Scerscen. Released by M.Negrini Fonti: Giuseppe Songini – L’energia elettrica in provincia di Sondrio – B.I.M. 2004 Enel Produzione – Unità di Business Idroelettrica di Sondrio
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