Visita in  miniera

Parecchi anni fa, a Campofranscia, incontrai il signor Gusmeroli, uno dei dirigenti, che mi invitò a  visitare una miniera. Quando entrai, la galleria era buia e grigia, non vedevo niente. Era freddo e si sentivano solo il rumore assordante e acuto della perforatrice e l 'odore sgradevole del fumo e della polvere. Procedevo con molta cautela e mettevo le mani avanti tenendo gli occhi ben spalancati .Il buio era talmente fitto che mi sembrava di doverlo tagliare con un coltello. Una debole luce veniva diffusa solo dall'acetilene che avevamo in mano. Il mio respiro diventava sempre più affannoso di mano in mano che avanzavo. Speriamo che vada !…Com'è lungo questo tunnel ! Pensai. In realtà seppi poi dal mio accompagnatore che il tunnel era breve. Ad un tratto vidi davanti a me tre operai .
Nel punto in cui lavoravano tutto era grigio: la roccia, la polvere sollevata dalla perforatrice che copriva e creava un alone intorno alle persone rendendole irriconoscibili. Un operaio mi indicò l'amianto ma io non riuscii a vederlo; non riuscivo neanche a riconoscere l’operaio che me lo aveva indicato. Aveva la faccia completamente grigia di polvere:- Chi sei? - gli chiesi .- Sono Tullio - rispose quello .Rimasi stupito: era un mio amico. Un giorno chiesi a un operaio in pensione : - Ritorneresti a lavorare nella miniera? Senza esitazione mi sentii rispondere:- Certo!- Qualcosa attira il minatore !
Non potei fare a meno di pensare restando incredulo e stupito.

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