CHI E' A RISCHIO

Prima di tutto é a rischio chi ha lavorato in fabbriche che trattavano l'amianto; ci riferiamo a fabbriche di cemento-amianto ma anche raffinerie, officine per la riparazione di carrozze ferroviarie,c antieri navali, industrie chimiche e metalmeccaniche.
Chi abita o chi ha abitato vicino alle realtà produttive sopra elencate; le aree più a rischio in Italia si trovano nella fascia costiera ligure fra Savona e La Spezia, in Piemonte nell' hinterland industriale torinese;in Lombardia a Milano e nei comuni limitrofi della zona industriale; in Friuli Venezia Giulia é a rischio la fascia costiera tra Trieste e Monfalcone.Secondo uno studio pubblicato nel '97 dall'Istituto superiore della Sanità e dall'Enea sono 130 in Italia i comuni a rischio.
Gli operai edili, se demoliscono o ristrutturano edifici in cui é stato usato l'amianto. Anche chi svolge lavori di bricolage a casa propria é a rischio,se si imbatte in materiali contenenti amianto senza saperlo.
Chi abita o frequenta un edificio dove l'amianto é stato usato come materiale edilizio e ora si sta deteriorando. Infatti finché l'amianto é saldamente "inglobato" in altri materiali, le sue fibre non si disperdono nell'aria e non ci sono rischi per la salute.Quando i rivestimenti si deteriorano, il muro si spezza, ci sono crepe, allora bisogna correre urgentemente ai ripari.

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