L'AMIANTO AL LABORATORIO DI TORNADRI

Nello stabilimento c’erano dei macchinari per la lavorazione.Prima il materiale passava attraverso un mulino con due macine di sasso che ruotavano sopra l’amianto ammorbidendolo. Lo si faceva poi scorrere su una griglia, si separavano le fibre lunghe dalla polvere dell’amianto.Le fibre lunghe entravano in una macchina e uscivano che assomigliavano alla lana lavorata.Con questa si facevano vestiti, tute, coperte, mantelli…che si adoperavano a contatto col calore e col fuoco perché l’amianto non brucia. La parte più fine veniva pressata e serviva per guarnizioni di motori, per la copertura dei tetti, per canne fumarie e per rivestimenti nei muri delle scuole e per rivestimenti delle carrozze dei treni.

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